THE DEVIL IS IN THE DETAILS
Gentile Sig. Bagnato lei effettua una lunghissima disamina per rispondere al mio post, io sarò invece estremamente coinciso, quasi “chirurgico”…
Lei esordisce affermando:
“Mi si consenta premettere che in un’analisi numerica l’oggetto devono essere i numeri stessi …”.
Sono d’accordo, dovremmo guardare solo i dati senza forzare troppo le nostre interpretazioni.
Ora nel suo articolo originale [1] e nelle sue repliche lei si limita invece ad analizzare in realtà solo “parzialmente” la Tabella 1 di un dettagliatissimo database ONS, per mostrare che i tassi di mortalità per tutte le cause nel 2022 in alcuni sotto-popolazioni di vaccinati sono superiori a quelli dei non vaccinati (figura 1).

Mi limito quindi a replicare nuovamente dimostrando la “parzialità” (mancanza di alcuni fondamentali DETAILS) della sua analisi, e di conseguenza l’inadeguatezza delle sue conclusioni:
Come detto nel mio primo post [2] lei trascura la tabella 3 del database ONS (1° DETAIL). Guardando i dati complessivi di 18 mesi di tutti i vaccinati vs. i non vaccinati si ottenevano risultati esattamente opposti a quelli da lei ottenuti nell’analisi “parziale”, cioè una minor mortalità dei vaccinati sia nelle morti COVID che nelle morti NON COVID. Lei però mi risponde che dovrei concentrarmi sui trend mensili del 2022 e quindi concentrarmi sula Tabella 1 [3].
Ma l’analisi della Tabella 1 che lei fa è parziale perché ancora una volta non considera la categoria “ever vaccinated”, cioè il gruppo che include tutti i vaccinati insieme (2° DETAIL omesso). Se si fa questa analisi (figura 2) si scopre che anche nel 2022 le mortalità con e senza Covid risultano inferiori nei vaccinati rispetto ai non vaccinati.

Quindi ancora una volta la sua tesi viene contraddetta. Lei però insiste dicendo che è fondamentale guardare i singoli sottogruppi di vaccinati con 2 o 3 dosi. Sulla base di questa analisi “parziale” lei dedica 2 lunghissimi articoli per arrivare a sostenere alla fine questa semplice tesi: “La campagna vaccinale Covid ha quindi trasferito il rischio morte da vecchi con pochi anni di vita residua a giovani con tutta la vita davanti. Oggi, come abbiamo visto, la situazione è anche peggiore: nemmeno i vecchi risparmiati sulla malattia riescono a compensare il numero dei giovani uccisi dai sieri Covid.”
3. Ma sig. Bagnato, se questo è quello che sostiene, bastava guardare allora la tabella 2 (3° DETAIL), da lei del tutto trascurata ancora una volta, dove i dati di mortalità sono espressi per fasce d’età, ed andare a guardare la mortalità Non COVID degli under 50 nel 2022. Se la sua ipotesi fosse corretta, dovremmo trovare una strage di morti tra i giovani under 50 per morti non COVID verosimilmente dovute ai vaccini. Ebbene io l’ho fatto nella figura 3, e come può notare non c’è nessuna differenza clinicamente significativa tra morti non COVID nei non vaccinati e nei vaccinati con 2 o 3 dosi.

Quindi Sig. BAGNATO le do un consiglio, visto che lei dice che lei si basa solo sui dati e null’altro che i dati, allora se questo è il suo hobby preferito, se decide di farlo necessariamente, lo faccia bene e guardi tutti i DETTAGLI degli stessi perché questi le possono mostrare che la verità espressa dai dati è molto più complessa di quello che lei pensa…
[1]https://sfero.me/article/istituto-nazionale-di-statistica-regno-unito-la-prova-definitiva-della-letalita-dei-sieri-covid?fbclid=IwAR0yjuCdDTdEQ9iTeajmhcKPg_0dZYlm5_UwhPh2IHEOcn6WYJLg9WdO4VA
[3] https://sfero.me/article/il-dato-si-conferma-solido-i-vaccinati-muoiono-a-ritmi-piu-alti-dei-non-vaccinati-troppe-reazioni-avverse-mortali?fbclid=IwAR1vCVVocYxCXfLuz41u6eUOQz5PeQqrR38qWi9LhBnPaJpp7fLhHalB2eM